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Il Ballo del Potere

Un du-e tre, un du-e tre …! Un du-e tre, un du-e tre …! I passi del walzer?
Un du-e tre, un du-e tre… Sono passi avanti e indietro.

Appartiene ai ricordi dell’infanzia di tutti il “Walzer del moscerino”. Da grandi poi l’attenzione, dallo “Zecchino d’oro” si è spostata sui testi dei cantautori.

Franco Battiato canta: “Ti muovi sulla destra, poi sulla sinistra, resti immobile sul centro” (da "Il Ballo del Potere"). La politica a Palombara sembra essere questo! E c’è anche chi invita i “vecchi” politici a fare un passo indietro così “altri” possono fare un passo avanti. Un’eleganza da ballo delle debuttanti.

La domanda è: chi deve fare il passo avanti?

Noi di Progetto Palombara lo chiediamo ai cittadini di fare un “passo in avanti” ed in questa direzione ci stiamo muovendo da tempo. Siamo convinti, e per questo ci siamo, del dovere, per ogni cittadino che vive in questo territorio, di esprimere convinzioni personali e profonde. Sino ad oggi abbiamo informato i cittadini con articoli, video interviste, fotografie, condivisione sui social network, giornalino cartaceo. Mensilmente abbiamo invitato i cittadini a partecipare ai lavori delle commissioni con manifesti appesi negli appositi spazi.

Ora è scoccata l’ora della partecipazione (leggi come)
La libertà non è “stare sopra un albero”, ma “partecipazione”.

Il nostro “Gruppo Civico” c’è per unire ed uscire dalle logiche della vecchia politica; c’è per esercitare la democrazia dal basso, per essere cittadini attivi, protagonisti consapevoli delle scelte da adottare per il bene di tutti.

L’incontro, il dialogo, lo scambio di idee e l’ascolto dei cittadini sono l’anima del nostro agire. Noi pensiamo ed agiamo da “Gruppo Civico” ed i nostri obiettivi sono coerenti con una politica per il territorio, la città, la crescita, lo sviluppo sostenibile; con l’occupazione per i giovani senza trascurare l’attenzione verso i più deboli. I temi focali su cui abbiamo puntato la nostra attenzione sono da sempre la scuola, il sociale, la qualità della vita, lo sviluppo, il tempo libero dei bambini e di tutti, la cultura. Inoltre un “Gruppo Civico” non può non occuparsi della pressione fiscale, troppo alta nel nostro Comune a causa di sprechi e inefficienze da correggere. Oggi la cattiva amministrazione, i servizi – o meglio i disservizi – della macchina burocratica non sono più sopportati e tollerati.

Gli altri cosa fanno? Fingi di riandare avanti con un salto, poi a sinistra con la finta che stai andando a destra… poi si aggiungono i pensieri con un movimento indipendente dalla testa, dalle gambe con un movimento dissociato dalla testa, dalle gambe” (sempre da “Il Ballo del Potere” di Franco Battiato). I partiti e cittadini a loro vicini seguono altri modelli di partecipazione politica che vengono proposti dalle loro organizzazioni. C’è il modello delle primarie, “importato” dall’esperienza degli Stati Uniti, il modello del “capo” sperimentato con l’impatto mediatico; infine, il modello della partecipazione mediata dal web.

Il nostro “Gruppo Civico” si sta dotando di strumenti per far decidere i cittadini sulle priorità da dare nella stesura del programma e sulle scelte da compiere. In un tempo di “vacche magre”, questa scelta assicura la condivisione degli obiettivi che una comunità vuole raggiungere e perseguire, investendo le poche risorse economiche che la prossima amministrazione avrà a disposizione.

Per noi “fare politica” è incontrarsi, partecipare, dialogare, dare opinioni, fare proposte, valutare, capire… e prima di ogni cosa: ascoltare.
Per noi fare politica è “parlare dopo”, si, dopo aver ascoltato e capito i bisogni e i problemi veri.
Per noi la “partecipazione” è la possibilità che abbiamo di costruire il futuro, di essere ed esserci, non soli ma con altri.

Abbiamo una visione del nostro territorio che da personale diviene comune. Insieme abbiamo fatto un percorso: chi ci segue ha preso consapevolezza dei problemi, alcuni gravi, che il nostro Comune vive e che deve affrontare. Abbiamo scelto di essere cittadini attivi, consapevoli, responsabili.

Questo è il momento della partecipazione, del coinvolgimento, della stesura del programma politico. Non è il momento di “muoversi a destra e poi finire a sinistra, fingendo di andare avanti con un salto”. E’ l’ora di fare proposte, di costruire. Chiedersi tutti: “Cosa fare per …?” Da questo mese non ci limiteremo solo all’informazione puntuale su aspetti positivi e negativi del nostro territorio, ma inizieremo a chiedere a ciascuno: “Cosa fare per …?”.

A tutti chiediamo quali sono le priorità da dare all’azione di governo. E’ scoccata l’ora che i cittadini scrivano il loro programma elettorale. Le Commissioni hanno preparato delle iniziative per coinvolgere le diverse categorie e gruppi sociali per individuare i punti salienti di una visione condivisa del nostro futuro.

Fallo tu un passo avanti.

Inizia a fare un passo in avanti. Noi iniziamo proponendo un “Questionario”, preparato dalla commissione “Attività produttive” e che sarà consegnato ai commercianti; poi seguirà un incontro sulle scuole con i genitori e poi tanto altro. Dare la parola per ascoltare.

Qualcuno diceva che un lungo viaggio parte da un piccolo passo. Ecco: questo è il passo che Palombara, Cretone, Stazzano, Marzolano e le campagne hanno la possibilità di fare. Lasciamo ballare ad altri il “Walzer del moscerino” e il “Ballo del potere”.

Noi ci “sintonizziamo” perché non è libero chi rimane a guardare e se ne sta seduto sopra “il ramo di un albero”.

 

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