A proposito di ambiente
- Categoria: Urbanistica ed Ambiente
- Pubblicato: Lunedì, 16 Maggio 2016 20:15
Sollecitati da alcuni cittadini vorremmo riprendere una notizia che è stata oggetto di discussioni anche in Consiglio comunale: un’azienda di telefonia ha ottenuto il permesso per installare una nuova antenna, alta 15 metri, vicino all’abitato di Palombara.
Non si è pregiudizialmente contrari a quegli strumenti che la tecnologia ritiene necessari per il regolare funzionamento della vita moderna, in questo caso le antenne, ma è sembrato troppo facile che detta azienda telefonica abbia ottenuto tranquillamente il necessario permesso quando è tutt’ora viva nei cittadini la contrarietà alle antenne di Monte Gennaro.
Forse il Comune non si sarebbe potuto opporre, ma che tutto sia filato liscio senza che sorgesse alcun dubbio e senza che venisse fatta una riflessione di quello che si stava autorizzando, lascia perlomeno perplessi.
La perplessità aumenta se si esaminano altri aspetti della vita palombarese sempre riguardanti l’ambiente, la qualità della vita e le fonti di inquinamento:
- delle antenne abbiamo detto;
- il depuratore di Cretone, inaugurato in pompa magna nella campagna elettorale scorsa, non è funzionante;
- il depuratore di Stazzano, nonostante alcuni anni fa il Comune avesse dichiarato che era già stato realizzato per metà, non è nemmeno iniziato;
- i rifiuti domestici, e non solo, sono sparsi in tutto il territorio palombarese, e non soltanto nelle campagne; infatti anche il centro abitato vive questo sconcio per colpa anche dei cittadini ma tra l’indifferenza dell’Amministrazione;
- il deposito Cotral, oramai circondato dalle abitazioni e dal parco giochi per bambini, è una continua fonte di inquinamento di polveri sottili, scientificamente dimostrato essere dannosissime per l’uomo in quanto possono penetrare nel sistema respiratorio. Le emissioni della combustione dei motori a combustione interna, i residui dell’usura dei freni, dei pneumatici e delle lavorazioni meccaniche, tutte presenti in gran misura nel deposito, costituiscono un’evidente e pericolosa fonte di inquinamento che dovrebbe attirare l’attenzione di chi ci amministra.
Alle emissioni del deposito Cotral si somma anche quanto prodotto dal poligono di tiro, con i residui della polvere da sparo potenzialmente cancerogeni.
Su questo argomento vorremmo essere comunque propositivi e invitiamo l’Amministrazione comunale a raccogliere, tramite l’Agenzia ARPA Lazio, deputata a questo da apposita normativa regionale, i dati sull’evidente inquinamento prodotto dalla presenza di detto deposito Cotral.
A questo fine un invito sereno e sentito: non ci si nasconda dietro al ritornello ‘non ci sono soldi‘ perché la salute dei cittadini non ha prezzo e la salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo deve essere tra gli impegni prioritari.