Abbiamo letto, quasi con stupore, il manifesto firmato da questa maggioranza con cui si annuncia in modo trionfalistico l’approvazione del Piano di Riequilibrio ventennale, e sottolineiamo ventennale, da parte della Corte dei Conti. I cittadini di Palombara non hanno bisogno di slogan, ma di risposte.

Quello che avreste dovuto scrivere in quel manifesto, e che tutti i cittadini avrebbero avuto il diritto di sapere, è che il Piano di Riequilibrio è una procedura a cui siete stati costretti a ricorrere, per tentare di ripianare nell'arco di più anni (nel nostro caso venti),

i debiti accumulati a causa di una gestione fallimentare e infelice che ha caratterizzato questa, come la precedente amministrazione.

Nel Consiglio Comunale di ieri sera abbiamo rappresentato le ragioni del nostro voto contrario al Piano di Riequilibrio presentato, ma siccome si vuole far credere altro, riteniamo di dover ribadire i concetti espressi.

Già nel 2018, quando il disavanzo del nostro Comune era pari a poco più di 3 milioni di euro, proponemmo di ricorrere ad un Piano di Riequilibrio, offrendo la nostra disponibilità a collaborare nel predisporlo e votarlo.

In quella circostanza venimmo derisi e dileggiati per questa proposta.

È ormai ricorrente che Progetto Palombara ponga in evidenza il fatto che il nostro Comune sta applicando da anni le massime aliquote consentite sull’IMU e sulle Addizionali Comunali IRPEF. Ne sono testimonianza i numerosi post sui social e gli articoli sul nostro sito. 

Ebbene, nel corso del Consiglio Comunale del 29 Maggio 2023 non solo è stata approvata la conferma delle aliquote IMU ed Addizionali Comunali IRPEF già vigenti (Es.: 1,06% aliquota IMU per immobili diversi dalla prima abitazione; 0,80% aliquota addizionale Comunale IRPEF), ma sono riusciti a eliminare anche l’agevolazione in atto fino allo scorso anno relativa agli immobili locati, aumentando l’aliquota base dallo 0,76% al massimo consentito dell’1,06%.

Il 24 marzo 2023 inviamo un’interrogazione al Sindaco e all’Assessore al Bilancio: chiediamo come mai la Responsabile del settore Economico e Finanziario viene condivisa al 50% del suo orario di servizio settimanale con il Comune di Fara Sabina. Chiediamo anche come verrà sopperita la sua mancanza. Siamo sotto pianta organica e un settore determinante viene impoverito e depotenziato di una figura determinante per la redazione del Bilancio Comunale.

Durante il Consiglio Comunale del 30 marzo il Sindaco risponde: “la posizione organizzativa…avrà valutato di essere in grado di svolgere il lavoro in entrambi i comuni …” “evidentemente sono state fatte delle valutazioni, la giunta l’ha deliberata… già il risparmio del 50% dello stipendio del responsabile porta un vantaggio all’amministrazione… evidentemente il lavoro che stava svolgendo si riesce a svolgere anche semplicemente in 18 ore.”