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Piano di Riequilibrio approvato dalla Corte dei Conti: cosa si festeggia?

Abbiamo letto, quasi con stupore, il manifesto firmato da questa maggioranza con cui si annuncia in modo trionfalistico l’approvazione del Piano di Riequilibrio ventennale, e sottolineiamo ventennale, da parte della Corte dei Conti. I cittadini di Palombara non hanno bisogno di slogan, ma di risposte.

Quello che avreste dovuto scrivere in quel manifesto, e che tutti i cittadini avrebbero avuto il diritto di sapere, è che il Piano di Riequilibrio è una procedura a cui siete stati costretti a ricorrere, per tentare di ripianare nell'arco di più anni (nel nostro caso venti),

i debiti accumulati a causa di una gestione fallimentare e infelice che ha caratterizzato questa, come la precedente amministrazione.

L'approvazione del piano da parte della Corte dei Conti, sbandierata come una vittoria, non cancellerà il debito di quasi 22 milioni di euro, alla cui determinazione ha contribuito in modo tutt’altro che irrilevante questa maggioranza. Il debito dobbiamo pagarlo fino all’ultimo centesimo, e lo pagheranno tutti i cittadini palombaresi.

Avete ipotecato il nostro futuro e quello dei nostri figli. Ci rendiamo conto che il Piano di Riequilibrio rappresenta l'unica soluzione possibile per evitare il dissesto finanziario, quello che vi rimproveriamo però è di non averlo presentato qualche anno fa.

Nel 2018, quando noi lo proponevamo in Consiglio, il debito era di poco superiore a 3 milioni di euro.


Riteniamo che i cittadini abbiano il diritto di conoscere i sacrifici e i tagli più importanti che questo piano prevede per i prossimi venti anni:

- tagli di servizi ai cittadini: il servizio scuolabus è già stato soppresso e i relativi scuolabus devono essere venduti entro la fine di questo anno a una cifra non inferiore ai 10.000 Euro;

- vendita a privati di beni propri del comune: Farmacia rurale di Marzolano e case ex ATER a Stazzano, dalla quale si prevede di incassare complessivamente 1.130.000 €, di cui 350.000 euro in questo anno solare;

- nuove tasse a carico dei cittadini per:

     . parcheggi a pagamento, dai quali si intende incassare, nel biennio 2025/26, 25.0000€ per ciascun anno, per poi diventare 30.000 € l’anno fino al 2042;
     . servizi cimiteriali: 161.600 Euro di maggiori entrate tutte nel solo triennio 2024-2026;
     . infrazioni al codice della strada (multe per capirci): 1.650.000 euro di maggiori entrate spalmate sui venti anni di durata del piano;
     . recupero dell’evasione/elusione, spalmata in 20 anni, di oltre 16 milioni. 


 Queste sono le informazioni che avrebbero dovuto essere date con il manifesto!

Solo una chiosa poi sul tentativo di distogliere l’attenzione dai contenuti del Piano, facendo oscuri riferimenti a qualcuno che tiferebbe per il dissesto. E’ come quel ladro che per poter procedere tranquillamente a rubare nella casa prescelta, fa prima scattare l’allarme in quella del vicino, in modo che tutti siano attratti dalla sirena.

Ma è un vecchio trucco a cui ormai non crede più nessuno.

 

 

 

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