Sentenza TAR - Aggiornamento
- Categoria: Bilancio, Tributi e Servizi Generali
- Pubblicato: Lunedì, 02 Gennaio 2017 08:11
In questi giorni è giunta la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio sulla richiesta di annullamento della delibera del Consiglio Comunale n° 33 del 20 maggio 2016, pubblicata il 16 giugno 2016 con la quale è stato approvato il rendiconto e il bilancio, atto fondamentale per la vita dell’amministrazione comunale.
I motivi del ricorso presentato dai consiglieri Rino Postiglioni, Viviana Rosati e Manolo Cipolla, sono noti (clicca qui per approfondimento),
La Maggioranza che amministra il nostro Comune, con le sue memorie difensive, chiedeva che il ricorso non venisse accettato perché presentato oltre la scadenza dei termini fissati dalla legge. Il TAR ha dato ragione ai nostri Amministratori. Secondo il Giudice amministrativo il ricorso è irricevibile perché è stato presentato oltre i termini di legge.
Cosa vuol dire?
Il magistrato ha ritenuto che i consiglieri comunali, in quanto tali, erano a conoscenza dei contenuti “lesivi” per la collettività della delibera di bilancio, fin dal 20 maggio, giorno in cui è stato approvata in Consiglio Comunale la delibera relativa all’argomento in questione.
Di conseguenza i 60 giorni di tempo per presentare ricorso previsti dalla legge, decorrevano da tale data e non già dall’ultimo giorno di pubblicazione della delibera all’albo pretorio come per tutti i cittadini.
Dunque il 14 settembre i termini per fare ricorso erano scaduti. Da qui la tardività e l’irricevibilità.
C’è da dire che esistono sentenze sull’argomento, che considerano invece i consiglieri comunali come tutti gli altri cittadini e che stabiliscono quindi che la decorrenza dei tempi per la presentazione di ricorsi, anche per essi è coincidente con l’ultimo giorno di pubblicazione all’albo pretorio.
E’ secondo questa interpretazione che il ricorso è stato presentato e la data del 14 settembre è ampiamente nei termini.
Ora il nostro gruppo sta valutando la possibilità di presentare il ricorso al Consiglio di Stato, organo superiore della magistratura amministrativa.
Vi terremo informati.
