Il fumo e l'arrosto: continua la Via Crucis dell'Ospedale
- Categoria: Servizi Sociali, Sanità, Scuola e Politiche Giovanili
- Pubblicato: Venerdì, 03 Aprile 2015 10:58
Del bluff relativo alla trasformazione dell’Ospedale SS. Salvatore ormai tutti sappiamo tutto: dal 2007 ad oggi, dal sogno di un’efficiente e moderna “Casa della Salute” fino alla realizzazione di una R.E.M.S. (Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza).
Politicanti nazionali, regionali e locali si sono accapigliati schierandosi tutti in difesa della salute pubblica: e cosa è rimasto? Tante chiacchiere e tante promesse, soprattutto in occasione delle varie campagne elettorali che si sono susseguite... ed oggi ci ritroviamo con un bell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario proprio a due passi dalle scuole materne. Le elezioni comunali di maggio sono ormai alle porte e quasi non sconvolge più di tanto constatare come la situazione sia sempre la stessa, con il Sindaco Paolo Della Rocca (Fratelli d'Italia) onnipresente ed in prima fila quando c’è da “apparire” e cavalcare l’onda del malessere generale.
Ma dietro l’indignazione “di facciata”, utile per appagare la folla, cosa si nasconde?
O meglio, al Sindaco cosa interessa ricavare dalla questione Ospedale?
“Niente si fa per niente” sembra essere il ritornello che ormai dovremmo aver imparato nei suoi dieci anni di mandato. E anche con il SS. Salvatore non pare che la situazione sia diversa.
Ricordate il tempo trascorso – 149 giorni – per autonominarsi referente per il Comune di Palombara presso l’ASL per discutere di un finanziamento di 4 milioni di euro dalla Regione Lazio a favore della Casa della Salute (leggi di più)? Tavolo delle trattative a cui non ha mai partecipato, al contrario del Comune di Zagarolo.
Oppure, basti pensare al Consiglio Comunale dello scorso 17 marzo, in cui il Sindaco si è impegnato davanti a tutti e con tanto di registrazione streaming, ad organizzare una Commissione con quattro membri della Maggioranza e quattro della Minoranza, con esperti sanitari e rappresentanti dei comitati cittadini per andare a discutere con il Direttore dell’ASL RMG Giuseppe Caroli.
A oltre due settimane di distanza e con l’apertura imminente del REMS, secondo voi, la suddetta Commissione è stata mai convocata? Ovviamente no! Di più: non è stata mai composta!! Ma era scontato…
Eppure la strategia concordata era chiara: organizzare manifestazioni collettive per tenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica e, allo stesso tempo, ragionare insieme agli attori principali di ASL e Regione, per cercare soluzioni condivise e vantaggiose per la popolazione.
Invece, avanti solo con le “passerelle” utilizzate ad uso e consumo personale.
C’è stata allora l’ennesima manifestazione pubblica: sabato 28 marzo corteo per le strade di Palombara, con stampa e tv a seguito. Noi di Progetto Palombara c’eravamo ed eravamo in tanti (anche se senza simboli per non strumentalizzare e per non essere strumentalizzati); molti altri che sull’argomento spendono fiumi di parole, non li abbiamo visti, se non per farsi fare qualche fotografia vicino a qualche striscione, da postare subito dopo sui social network.
Infine, c’è stata la sentenza del TAR del Lazio, depositata il 2 aprile, che respinge l’istanza cautelare presentata dal Comune di Palombara Sabina contro la realizzazione del R.E.M.S.
E allora noi ci domandiamo:
Senza una strategia, è veramente servito a qualcosa mobilitare le persone in modo così approssimativo?
Cavalcare l’onda del malcontento, senza una vera idea di contrasto, non ci appartiene e allora, visto che la Commissione istituzionale non la si vuole attivare, noi abbiamo formato una Commissione interna costituita da personale medico, infermieristico, esperti del mondo sanitario, che si sta occupando esclusivamente della riconfigurazione del nostro Ospedale.
Vogliamo continuare sulla strada che già conoscete: capire per informare, informare per partecipare, partecipare per trovare una proposta di soluzione. La fiducia delle persone si conquista con la serietà e la competenza, non con le chiacchiere ed il protagonismo fine a se stesso.
Non vogliamo più essere vittime delle solite prese in giro a cui purtroppo siamo abituati da tempo, che spesso hanno obiettivi diversi da quelli che vogliono far credere.