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Soldi in fumo 2.0

Una vecchia canzone di Cochi e Renato che molti di voi ricorderanno diceva “là in mezzo al mar ci son camin che fumano”, noi a Palombara potremmo parodiarla in “giù alle scuole ci son camin che fumano”…

Non è la prima volta che Progetto Civico affronta il tema. Già abbiamo presentato il problema nel Consiglio Comunale del 28 novembre 2014 e c’è stata data una risposta chiara da parte del Sindaco.

Ci occupammo di come i soldi pubblici andassero in fumo giorno dopo giorno proprio sotto i nostri occhi; o per meglio dire sopra di essi.

Infatti se, passeggiando vicino alla scuola elementare di Palombara Sabina, provaste ad alzare i vostri occhi, vedrete (ancora!) i comignoli dei padiglioni fumare senza sosta.

Niente, dunque, è cambiato e nulla si è mosso dopo le nostre segnalazioni (leggi l'articolo del 2 dicembre 2014).

Nel bilancio di previsione del 2014 furono inseriti 120 mila euro per riscaldamento e telefono e nel novembre dello stesso anno fu approvato un debito fuori bilancio di 140 mila euro, derivante dalle spese per lo più dovute al riscaldamento nelle scuole.

Siamo nel 2016 e nulla è cambiato. E’ passato più di un anno, ci sono state le elezioni, ma invece di rappresentare una rottura col passato questa amministrazione ha continuato sulla falsa riga della vecchia: i termosifoni di alcuni padiglioni sono sempre in funzione notte e giorno.

Questa amministrazione è abile nel gettare fumo negli occhi dei cittadini e a spendere soldi inutilmente perché, volenti o nolenti, i costi per l’anno 2014 si sono riproposti anche per tutto il 2015.

Intanto il tempo scorre, il gas si consuma inutilmente, le spese inevitabilmente aumentano e le risorse, per migliorare la vita e la qualità dell’insegnamento dei nostri figli alle elementari, scarseggiano. Il Comune avrebbe potuto risolvere il problema con l’installazione di un orologio settimanale che consente la programmazione oraria su sette giorni (costo € 50,00) evitando che i termosifoni siano sempre accesi… così da tappare questa enorme falla nel bilancio comunale. Ma ci accorgiamo che non è così!

Evidentemente il Sindaco preferisce regalare i soldi alla società che eroga il gas invece di impiegare il danaro in eccesso nella ristrutturazione di aule fatiscenti (muffa e pioggia fanno compagnia alla maggior parte degli studenti), acquistare strumentazioni didattiche e promuovere progetti educativi per i nostri figli.

Avremmo di gran lunga preferito che, finalmente, si attuasse il progetto “Nonno vigile” (programma nato e un minuto dopo accantonato, anni fa); avremmo preferito che il Comune si occupasse dei veri problemi del Nostro territorio, evitando di costruire una scialba recinzione attorno al monumento ai Caduti davanti la chiesa di San Biagio (solo per citare l’ultima arrivata fra le opere pubbliche).

“Non facciamoci ingannare da chi ci dice che i soldi non ci sono più, perché non è così. Il denaro c’è, ma viene sperperato in modo assurdo”.

 

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